sabato 7 giugno 2008

Ieri sera ho ripassato mentalmente, passo per passo, l'assistenza al parto.
Mi sono immaginata tutto... le preparazione della mensola e il mio camice azzurrino, quello che c'era al San Martino e che ti fa sudare manco stessi correndo sotto il sole (o quella era l'emozione del momento ?!?).
Ho pensato a come indossare i guanti sterili (e al prurito al naso che mi veniva sempre, appena indossati...), alle frasi da dire, alle persone che avrei avuto intorno, alla fatica della donna mentre concentra tutte le sue forze nelle spinte.
E poi ho immaginato la testa del bambino che inizia ad affiorare... ho ripensato alla sensazione che si prova vedendo spuntare i primi capelli e aspettando che si inizino a intravedere gli occhi, il naso e poi la bocca, ai movimenti delle mie mani che sorreggono e accompagnano... ho ripensato alla concentrazione assoluta che ti fa dimenticare tutto, prurito al naso compreso, e alla felicità mista a sollievo che si prova ad asciugare il bambino, sporco e un po' grigetto, sentirlo piangere, prenderlo in braccio e darlo alla sua mamma.
E' incredibile quanto possano mancare queste cose.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bello...

Anonimo ha detto...

è anche leggendo quello che scrivi il motivo per cui voglio fare questo lavoro..

* * * be@trice * * * ha detto...

Grazie... sapere di riusire a trasmettere il mio entusiasmo agli altri è davvero molto importante... ^_^